Lettera al Ministro Gelmini Un gruppo di associazioni di famiglie adottive, enti autorizzati alle adozioni internazionali e operatori attivi nel campo dell’adozione, raccolti da una petizione, hanno richiesto un incontro al Ministro Mariastella Gelmini sul tema urgente del benessere scolastico delle bambine e dei bambini adottati. Onorevole Ministro Gelmini, siamo un gruppo di associazioni di volontariato, famiglie adottive, enti autorizzati alle adozioni internazionali, operatori attivi nel campo dell'adozione, che le chiedono un incontro urgente sul tema del benessere scolastico delle bambine e dei bambini adottati. Come ben sa, continua ad aumentare il numero dei bambini adottati presenti nelle scuole italiane e sembra ormai stabilizzato intorno ai 3.000 all\'anno il numero degli ingressi in Italia di bambini adottati internazionalmente. In questi anni sia la Commissione per le Adozioni internazionali che l’Istituto degli Innocenti, sollecitati anche dai vari operatori del mondo dell’adozione (associazioni di famiglie, enti autorizzati, operatori dei servizi pubblici) hanno dedicato al tema dell\'inserimento scolastico dei bambini adottai molte riflessioni importanti. Ci sembra oramai improrogabile avviare un confronto a livello istituzionale tra il Ministero e chi opera ed è coinvolto nel mondo dell'adozione. Le chiediamo quindi urgentemente un incontro per avviare un confronto ed un dialogo fattivi sul tema del benessere scolastico dei bambini adottati. In particolare desideriamo sollecitare un confronto sul tema dell\'inserimento dei bambini e delle bambine adottati a scuola con particolare riferimento al passaggio dalla scuola dell\'infanzia alla scuola primaria e al primo anno di inserimento scolastico dei bambini Con l'entrata in vigore del DPR 89/2009 che regolamenta l\'assetto della scuola dell'infanzia e del 1° ciclo, infatti, i bambini che compiono i 6 anni entro l\'anno scolastico di riferimento devono necessariamente essere iscritti alla prima classe della primaria, senza alcuna possibilità di posticipare l'inserimento né per i bambini appena arrivati, né per quelli per i quali si ritenga opportuna una permanenza più lunga nella scuola dell\'infanzia. In questi casi, con la nuova normativa solo una certificazione di disabilità rende infatti possibile rinviare di un anno l'inserimento. Le associazioni chiedono che questa incongruenza normativa venga risolta, ma anche che si colmi quel vuoto legislativo che non considera le specificità di questi alunni, che costituiscono una porzione non indifferente della popolazione scolastica. Alleghiamo su tale tema un Dossier che potrebbe essere uno spunto per cominciare il lavoro |